Domenica 19 si è svolta l´annunciata gita sociale sull´Amiata. Il giro si è sviluppato in modo circolare attorno al Monte Amiata, toccando tutte le principali località del territorio amiatino. La prima salita è stata quella che ci ha portato a Campiglia d´Orcia, poi è toccato a quella di Vivo d´Orcia (il paese che con i suoi 930 mt s.l.m. è il piu alto dell´Amiata) prima di "scendere" verso Castel del Piano e Arcidosso. Mai un metro di pianura dalle parti dell´Amiata e quindi nuove salite - per altro mai con pendenze assassine - verso Bagnore e Santa Fiora. Qui ci ha colto un micidiale acquazzone con tanto di grandine che solo alcuni avventurosi hanno affrontato in bici mentre altri hanno preferito ripararsi sotto la prima tettoia utile. Passato il nuvolone il tempo si è rimesso permettendoci di compiere l´ultimo tratto del percorso, quello che ci ha portato a Piancastagnaio e poi al ritorno ad Abbadia, con condizioni atmosferiche quasi ottimali. Naturalmente l´abbondante razione di pioggia ha convinto i ciclisti vicarellesi a rinunciare alla scalata dell´Amiata. Sarà per un´altra volta, ha detto qualcuno. Da segnalare che nel pomeriggio l´Amiata è stato teatro di una vera e propria bufera con tanto di cima imbancata da neve mista a grandine. In definitiva una bella girata, con i suoi 1250 metri di dislivello complessivo, in posti magnifici, con panorami eccezionali. Da segnalare infine il poco traffico incontrato e l´ottimo trattamento ricevuto dai gestori dell´Albergo Adriana. Di seguito i nomi dei partecipanti alla gita: Stefano Dal Canto, Claudio Falaschi, Mauro Ferretti, Stefano Filippi, Graziano Testi, Giacomo Puccini, Sonia Badamo, Alessandro Guidi, Daniele Porfiri, Renzo Del Corona e Maurizio Zicanu. Assenti per infortunio Nadia Nardi e Franco Marrucci che pure aveva perfettamente organizzato la spedizione. Per chi volesse approfondire il percorso lo può trovare sul sito a questo indirizzo: http://www.usv1919.it/AMIATA.htm
