Gino Bartali
TUTTO SBAGLIATO, TUTTO DA RIFARE
a cura di Pino Ricci

11-06-2016 / 11-07-2016 -
RECENSIONI

Quelli che oggi hanno i capelli bianchi se lo ricordano ancora commentare il Giro d´Italia alla televisione con la sua voce rauca e il suo naso schiaccato (più da pugilatore che da ciclista "... quel naso triste da italiano allegro" come dice Paolo Conte). Il suo motto era "L´è tutto sbagliato, l´è tutto da rifare". Concentrato della sua proverbiale vena polemica.
nel libro che recensiamo questo mese, Bartali, che è stato un protagonista della storia del ciclismo a cavallo della seconda guerra miondiale, ripercorre la sua formidabile carriera. Il libro è del 1979. Di acqua ne è passata sotto i ponti del ciclismo: l´ingresso della prima tecnologia, il trionfo degli stregoni e il marasma vergognoso del doping, l´arrivo dei watt, dei cilocomputer, delle radioline e dei preparatori che considerano i cilisti quasi delle macchine ... ma il libro del "Ginettaccio" si legge sempre volentieri.
Buona lettura