Elogio dell´uscita domenicale

07-08-2013 / 07-09-2013 - anno 2013

La bicicletta, se fatta con il dovuto criterio, è uno sport che ha il grande pregio di far bene alla salute anche psicologica di chi lo pratica. Per coloro che amano praticare questo sport le uscite domenicali con gli amici sono indubbiamente uno dei momenti più divertenti. Durante la settimana, gli impegni lavorativi e familiari di ognuno, permettono uscite limitate sia nel chilometraggio che nella gradazione delle difficoltà. La domenica mattina, invece, si possono fare girate più lunghe e impegnative, non solo perché si ha più tempo ma anche perché le strade sono meno trafficate e quindi si possono scegliere itinerari solitamente impraticabili perché troppo pericolosi.

Si può dire senza azzardare paragoni irriverenti, che l´uscita domenicale è un pò il "sacro" punto di riferimento dei tanti cicloamatori in attività. Come si è detto le uscite infrasettimanali ci permettono di mantenere un buon grado di allenamento in modo da reggere la domenica le ruote dei migliori o per lo meno di non perderle con troppo facilità. Sia ben chiaro: nessun cicloamatore che si rispetti ammette di andare frequentemente in bici durante la settimana, salvo poi essere clamorosamente "sputtanato" quando incrocia l´auto della moglie o di un parente di un altro cicloamatore che lo riconoscono. In quel caso, naturalmente la domenica mattina di fronte a tutto il gruppo, il "colpevole" ammette, con molta reticenza però, che "si ... era vero ... in via del tutto eccezionale" era uscito durante la settimana, ma solo per fare pochi chilometri ... Ci mancherebbe altro!

La legge della sacra uscita domenicale vale anche per la gran parte degli iscritti all´US Vicarello 1919 che fra l´altro solo raramente frequentano Granfondo o Cicloraduni. Agli iscritti si aggregano anche altri cicloamatori che ravvivano il gruppo con le loro maglie colorate.
Quindi anche noi ci ritroviamo tutte le domeniche, a Vicarello e a Livorno. Salvo eccezioni dovute a casi particolari o alle inclemenze del tempo, i due gruppi concordano il punto di ritrovo per andare a fare giri più o meno lunghi, più o meno impegnativi.

La nostra caratteristica è quella di cercare luoghi, strade, paesi sempre diversi in modo da rinnovare i duelli per chi arriva prima al culmine della salita che rappresenta una novità assoluta o almeno che nessuno ricorda bene perché la si fa raramente. Di solito si individua un paese situato all´incirca a metà percorso, si cerca un bar, si prende un caffè, si mangia la barretta o la banana, si fanno due chiacchiere e ci si sfotte accusando bonariamente quelli più forti di essere dei fissati e quelli più deboli di essere prematuramente bolliti. Naturalmente, quando qualcuno tira fuori dalle tasche un prodotto nuovo o sconosciuto, non manca il riferimento alle "farmacie" che alcuni si porterebbero dietro al fine di prevalere in salita come in pianura. Qualche volta ci si scatta pure una foto ricordo in cui tutti cercano di dimostrarsi ancora perfettamente lucidi anche se fino a pochi minuti prima avevano ansimato affrontando uno strappo al 12% di pendenza.

In questa estate 2013 abbiamo fatto giri che ci hanno portato oltre che nelle località collinari più prossime a Vicarello e Livorno, a Riparbella, sul Monte Serra, a Terricciola, a Castellina, nel Compitese, a Montecastello, sul Monte Quiesa, a Montefoscoli, a Peccioli, a Lajatico, a Bolgheri, a Montescudaio, Guardistallo e Casale. Tutte località situate in luoghi splendidi come è splendida tutta la nostra Toscana.


In conclusione che dire se non un semplice e spontaneo: "W l´uscita domenicale!"

In fotogallery 2013 le foto scattate durante durante due di queste splendide uscite. Precisamente quelle fatte a Lajatico, paesino che ha dato i natali al tenore Bocelli e che ospita il famoso "Teatro del silenzio", aperto una volta l´anno per l´esibizione del famoso compaesano, e a Montefoscoli, ridente località del comune di Palaia.

Per la cronaca a Lajatico ci siamo arrivati percorrendo la Strada Regionale 439 che porta da Ponsacco a Volterra. Arrivati in località La Sterza, si svolta a destra imboccando la provinciale di 3,4 km che ci porta nel paese di Bocelli. La salita non è particolarmente impegnativa, salvo, forse, il breve tratto che ci porta nella piazza centrale di Lajatico, 205 mt s.l.m.
A Montefoscoli (500 abitanti, 182 mt s.l.m.), invece ci siamo arrivati tramite la SP 11 che porta a Castelfafi. Provenendo da Ponsacco o Peccioli la deviazione per Montefoscoli si trova sulla sinistra. Si tratta di una stradina di campagna, dall´asfalto piuttosto malmesso, lunga circa 850 metri parecchio ripidi (pendenza media 10% pendenza massima 17% nella parte finale).