DOSSIER DONNE E CICLISMO

09-11-2014 / 09-12-2014 - APPROFONDIMENTI

Ai suoi primordi, la bicicletta era considerata uno strumento del demonio, se inforcata da gambe femminili, ma ben presto si è trasfoprmata per le donne in un simbolo di libertà e di emancipazione. La conquista è stata lenta e faticosa, pur segnata da eventi epocali come la sfilata di un gruppo di ragazze in occasione della riunione ciclistica organizzata a Ferrara nel 1902 dal Touring Club Italiano, oppure la strordinaria avventura umana e sportiva di cicliste come la celeberrima Alfonsina Strada e Adelina Vigo, che rivaleggiarono con i colleghi maschi, fin´anco in un Giro d´Italia. Oggi vedere donne in bicicletta da strada o da MTB, abbigliate di tutto punto, è cosa normale e ormai quasi tutti i gruppi ciclistici - compreso il nostro - hanno il loro "settore femminile", più o meno numeroso.
Il ciclismo modella i muscoli della gambe e dei glutei, senza aumentarli sproporzionatamente in volume. Anche per questo molte donne a cui non fa paura la fatica si dedicano a questo sport, iniziandolo magari in età ormai matura.
Al fenomeno donne e ciclismo è dedicato l´approfondimento di questo mese