Il 16 marzo 1924 si corre l'edizione n. 17 della Milano-Sanremo.
Non è un bel periodo. L'Italia si avvia ad entrare nel tunnel della dittatura fascista: in aprile si svolgono le ultime elezioni "libere" fra violenze e soprusi della marmaglia in camice nera; il 10 giugno viene rapito e ucciso il deputato socialista Giacomo Matteotti che aveva denunciato le violenze fasciste. Mussolini si assumerà "la responsabilità politica e morale" dell'assassinio. L'Italia uscirà distrutta e martoriata dal ventennio fascista.
La "Sanremo" del '24 non è una corsa combattuta però segna una svolta nel ciclismo di quegli anni. Girardengo, il primo "campionissimo" e dominatore delle corse di quel primo dopoguerra, è convinto di poter battere gli avversari senza bisogno di rendere la corsa particolarmente dura.
