"Moda: fenomeno sociale che consiste nell’affermarsi, in un determinato momento storico e in una data area geografica e culturale, di modelli estetici e comportamentali (nel gusto, nello stile, nelle forme espressive) (...)" dal vocabolario Treccani.
Anche il mondo del ciclismo è sottoposto al fenomeno delle "mode", nel campo della tecnica della bicicletta, dell'allenamento, dell'abbigliamento, ecc.
Basta pensare alla grandezza degli pneumatici (nel giro di 20 anni si passati da pneumatici da 19 o 20 mm a pneumatici da 25 o 28 mm), del colore dei completini (dai colori sgargianti dei primi anni 2000 al prevalere del nero degli ultimi anni), alle metodiche per recuperare la fatica degli allenamenti o delle uscite lunghe (fino a dieci anni fa si vedevano professionisti ingurgitare piatti di riso dopo pochi minuti aver terminato tappe dei grandi giri mentre adesso più nessuno lo fa!).
Spesso le mode sono ammantate di spiegazioni scientifiche che però nascondono interessi economici legati alla vendita di questo o quel prodotto.
Fra le tante mode segnaliamo anche quella degli integratori naturali, nata dalla giusta esigenza di non riempire l'organismo di prodotti industriali dal dubbio valore.
L'approfondimento di questa settimana analizza alcuni di questi integratori, evidenziando i loro reali pregi per chi fa attività ciclistica.
