Storia del ciclismo a Livorno
dagli albori alla prima guerra mondiale
1895 - 1905
Gli anni dei convegni ciclistici

08-01-2024 / 08-03-2024 - APPROFONDIMENTI

Gli ultimi anni dell'800 sono segnati da una grave crisi sociale, economica e politica. Le classi dirigenti italiane provano ad imporre una politica reazionaria che fa ricadere sui ceti popolari il prezzo della crisi. Il progetto reazionario della monarchia fallìsce anche per la resistenza della popolazione di cui furono espressione i moti del 1898.
La crisi coinvolge anche il movimento ciclistico che pure è ancora praticato da una elite poco toccata dalla crisi economica e sociale.
Poche gare su strada e tanti velodromi chiusi.
Con il '900 e la ripresa economica le cose migliorano e si pongono le basi per la ripresa anche nel mondo della bicicletta.
La storia del ciclismo livornese segue la medesima linea: crisi negli anni a cavallo fra i due secoli e una certa ripresa negli anni successivi, segnata soprattutto dall'organizzazione e la partecipazione ai "convegni ciclistici", molto in voga in quegli anni.
Il velodromo della spianata dei Cavalleggeri sopravvive ancora per qualche anno e poi viene smantellato a inizio secolo. Le società nascono e muoiono nel giro di pochi anni fino alla definitiva ripresa del 1905 che vede un fervore di iniziative che preparano l'attivismo degli anni successivi.
Intanto Livorno esprime il suo primo vero campione ciclista, Rodolfo Muller, un livornese costretto ad emigrare in Francia dove diventerà uno dei ciclisti di "resistenza" più affermati. Muller torna spesso a Livorno, dove vive ancora la sorella e dove ha amici ed estimatori. Quando è a Livorno compie sempre qualche impresa: prova a stabilire record al velodromo ed è il primo che scala la salita di Montenero in bicicletta. Una impresa con le biciclette di quegli anni.
Si segnala anche l primo ciclista livornese vittima della strada è un giovane investito il 5 settembre 1901 da una carrozza in via del Marzocco, mentre stava tornando da una gita al Calambrone. Il poveretto, Fedele Rapp, 17 anni, figlio di un maestro soffiatore della Vetreria Modigliani, muore dopo sei giorni di “straziante agonia” come scrive la Gazzetta Livornese del 12 settembre.
Abbiamo ricostruito quegli anni assieme agli avvenimenti del maggio 1898.
Buona lettura.

Le precedenti ricostruzioni:

1884 - 1890 - Le prime corse alla Rotonda di Ardenza

1891 - 1897 - Gli anni dei velodromi

su Rodolfo Muller si veda qui