25 APRILE
CICLISMO E RESISTENZA

17-04-2016 / 02-05-2016 - APPROFONDIMENTI

Il fascismo non amò mai molto il ciclismo. Certamente cercò di sfruttarne la popolarità e i successi internazionali per la propria propaganda - si pensi alla vittoria di Bartali al Tour del 1938 - ma non ci trovò quella virilità e modernità che potevano andare d´accordo con le proprie parole d´ordine. Il ciclismo era uno sport praticato da giovani provenienti dalle classi subalterene che, fra l´altro, aveva una tradizione di sinistra (si pensi ai "ciclisti rossi" di tradizione socialista e anarchica). Dopo l´8 settembre furono quindi molti i corridori ciclisti - giovani e meno giovani - che si schierarono dalla parte della libertà e contro il nazi fascismo. A parte la vicenda di Gino Bartali, ormai divenuta molto nota, le loro storie partigiane sono però spesso dimenticate.
Una buona occasione per tirarle fuori dal cassetto della storia perchè il 25 aprile deve essere una bella giornata di festa - e magari di belle girate in bicicletta - ma anche di ricordo di coloro che hanno sacrificato la loro gioventù per la libertà di tutti noi.
Buona lettura.